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Questo articolo è stato pubblicato da Il Corriere – Economia

Mennillo: «Empatia e gestione dello stress, così aiuto i giovani a costruire una finanza più responsabile»

«La finanza sta cambiando velocemente. La tecnologia apre nuovi spazi e la competizione globale è sempre più serrata. Servono quindi nuove competenze per i giovani che si affacciano a questo mondo: essere capaci di comunicare in maniera inclusiva, avere una leadership empatica e saper gestire lo stress». Non occorre più solo una formazione specifica, dunque. Andrea Mennillo, classe 1962, è un banchiere di investimento di lungo corso: per molti anni ai vertici di importanti istituzioni finanziarie (gruppo Banca Popolare di Brescia, poi divenuto Bipop-Carire e de La Centrale Finanziaria Generale, la più antica holding finanziaria in Italia) , racconta la sua esperienza per sensibilizzare i giovani, sottolineando come sia «cruciale rafforzarsi continuamente nel corso della propria crescita professionale».

Le qualità umane che deve avere un leader
«Il rischio è endemico nel settore della finanza. Sommato alla rapidità dei cambiamenti, non può che portare ansia e stress in coloro che ogni giorno devono prendere decisioni, pregiudicandone la capacità di valutazione e la propensione ad agire consapevolmente», spiega Mennillo che, oltre a occuparsi di finanza internazionale, si dedica come mentore alla crescita degli studenti di economia dell’università americana di Fordham, in qualità di Chairman di Fordham University London. «Una strategia che ritengo indispensabile per un leader è il saper promuovere e mantenere buoni rapporti all’interno del team di lavoro e nelle relazioni all’esterno. Questo perché relazioni interpersonali positive riducono, anche di molto, gli effetti negativi dello stress che, a lungo andare, possono causare un vero e proprio logoramento — precisa il banchiere —. Le ricadute sui risultati di queste abilità sono ampiamente dimostrate». I rapporti umani e quotidiani tra persone che condividono lo stesso ambiente o lo stesso lavoro non sono un aspetto secondario rispetto alla conoscenza del mercato azionario od obbligazionario: «La qualità delle relazioni è oggi una risorsa strategica, indispensabile per raggiungere obiettivi importanti».

«Dovrebbero essere introdotti percorsi formativi ad hoc»
Sullo stato dell’arte, però, osserva che «su questi aspetti ci si sta muovendo ancora poco, soprattutto in ambito finanziario». Sui passi futuri, Mennillo ha le idee molto chiare: «A mio parere, dovrebbero essere introdotti percorsi ad hoc nei piani formativi universitari. Sul mercato però le iniziative di qualità sono ancora sporadiche. L’ultima, a cui mi sono approcciato e che mi sembra un ottimo compromesso, è il percorso di Proximity Supporting, realizzato da una realtà di nicchia molto innovativa, Kindacom Scrittura Strategica. È interessante perché abbina l’aspetto manageriale a quello psicologico e neuroscientifico, adattandoli alla persona e al suo contesto quotidiano».